“Ho visto un lupo. Il primo lupo della mia vita. A pochi metri da me, mi vede. Si ferma, si siede. Rimaniamo cosi, occhi negli occhi, a condividere il momento di vita in cui le nostre traiettorie si sono incrociate e combaciano. Senza conoscerci, ci domandiamo. Senza domande, ci sappiamo.”
“La timidezza del lupo” si sviluppa attorno al tema dell’incontro, dell’inconscio e della paura. Animale temuto e odiato come fiera selvaggia, e insieme
Adorato quale Dio, il lupo vanta una simbologia di archetipi variegata. Casa temiamo così tanto nell’incontro con questo animale? E’ ciò che rappresenta a spaventarci? Ci domandiamo cosa ci faccia paura quando ci troviamo di fronte a ciò che non conosciamo, a ciò che non possiamo relegare dentro i confini noti di una gabbia e resta così libero,
sfuggente, come gli occhi luminosi del lupo che brillano nel buio, finestre da cui s’intravede l’aldilà.
Nella sua timidezza è implicita una danza delicata ma fiera, fatta per osservare e insieme farsi guardare, dolce e sfacciata. Una nuova nascita per avvicinarsi poco alla volta alla scoperta dell’altro, o forse, del nostro io più vero. Come nel racconto “L’occhio del lupo” di Pennac, ci mettiamo davanti al nostro lupo-riflesso; attendiamo, e infine ci affidiamo all’ignoto.
per gli over 65 anni, residenti a Vignale Monferrato, under 16 anni, alle persone in possesso della “Disability Card” e alle persone con disabilità iscritte alle associazioni convenzionate (UICI, ENS, AIAS, Associazione Il sole Dentro, Centro Down Alessandria, LISten APS).