Lug
Ago
“X” è una performance per due acrobate che indaga la complessità del piacere femminile.
Dalla nascita fino alla morte, il corpo femminile è oggetto di discussioni, contese, critiche e giudizi. È la società a disporre criteri e parametri cui la materialità delle donne deve attenersi: oggi, al corpo femminile è richiesto di essere forte, ma delicato; morbido, ma tonico; bello, ma naturale. La storia dell’umanità è costellata di dictat – più o meno espliciti, più o meno visibili – su quello che il corpo delle donne può/deve/non può/non deve fare o essere: la donna stessa non ne ha mai disposto liberamente, non l’ha mai indagato con occhi scevri dal pregiudizio, mai l’ha scoperto. Sarà per questo che il piacere femminile – quello, appunto, che viene dal corpo – è ancora, nel 2023, un territorio quasi inesplorato, sconosciuto alle e ai più, velato di tabù e di imbarazzi.
“X” è un dialogo muto fra Martina Gavoni, danzatrice, ed Elena Crenca, acrobata. I loro corpi si studiano sulla scena, per scoprire le diverse possibilità che l’essere fisico può offrire e raggiungere; osservano l’estensione di un’articolazione, la risposta a un input, l’interazione e l’incastro fra i corpi e dei corpi stessi con il contesto scenico. Raccontano il femminile e la sua concretezza attraverso l’intersezione tra linguaggi artistici multipli: dall’acrobatica aerea – reinterpretata in chiave sperimentale – alla danza contemporanea, dal mano-a-mano al verticalismo. Al centro della scena, sospeso a qualche metro da terra, un cerchio; cruna circolare di un ago da cui sgorgano metri di stoffa: che copre, svela, sostiene, innalza, disegna percorsi tortuosi.
Martina Gavoni ed Elena Crenca ci fanno da guida tra le pieghe del corpo delle donne, per raccontarci una volta per tutte che il piacere non è un ‘punto’, ma una lunga danza.