Stato di Grazia è un processo creativo insito che pone al centro la persona e la comunità. Francesca Cola conduce i partecipanti in un percorso di immaginazione attiva integrato alla corporeità attivando una relazione di senso tra architettura corporea e paesaggio interiore, e architettura e paesaggio in cui il corpo è immerso. Durante questa meditazione incarnata i partecipanti sono invitati ad immergersi gradualmente nel proprio stato di grazia attraverso stimolazioni immaginative aestetiche, fino ad arrivare alla costruzione di un’immagine personale, unica, sempre più dettagliata e concreta. Al termine di questo processo profondo i partecipanti sono invitati a narrare corpograficamente la visione incarnata, le qualità corporee, immaginative e il paesaggio, individuati andando a comporre con naturalezza una armonica partitura comune.
Ogni persona può sperimentare la propria possibilità di creazione attraverso una conduzione drammaturgica che integra, secondo una direzione neuroestetica, diversi approcci: narrazione sensoriale, anatomia esperienziale, pratica immaginale ed embodiment attraverso tecniche di danza contemporanea.
È possibile acquistare le singole lezioni:
Laboratorio di composizione coreografica
Spettacolo di restituzione
Francesca Cola
Autrice, danzatrice e coreografa freelance. Il punto focale della sua ricerca è il campo della produzione cross-media e il cross-training. È artista associata della compagnia Zerogrammi e assistente del coreografo Virgilio Tieni per i progetti sociali “Altissima Povertà” e “Ballo popolare 1945”. Collabora regolarmente con Lavanderia a Vapore di Collegno, Nòva Hub of social innovation, nel campo di educazione pedagogica. Parte dell’insegnamento mussale, attiva percorsi estetici relativi all’arte. La sua ricerca, sia nel campo che della produzione che del training, si sviluppa nello studio di una semiotica espressiva ed intergenerazionale che indaga le relazioni e la relazione tra linguaggi del corpo, dell’immagine e del suono. Il corpo in movimento dialoga con mappe sonore, dispositivi acustici, immagini e la stratificazione culturale dell’immaginario, mettendo l’artista nel campo transmediale delle arti contemporanee.